L’ansia sociale, o fobia sociale, è un disturbo caratterizzato da un’intensa paura di essere osservati o giudicati nelle situazioni sociali. Questo disagio va oltre la normale timidezza, condizionando la vita quotidiana fino a spingere chi ne soffre a isolarsi. Chi vive l’ansia sociale teme costantemente il giudizio altrui, percependo una vulnerabilità accentuata in contesti sociali e una sensazione di essere sotto osservazione.
Sono Michele Accettella, psicologo, psicoterapeuta, analista junghiano a Roma. Da oltre 15 anni aiuto le persone a migliorare la qualità delle loro vite attraverso la crescita della personalità.
Il mio lavoro consiste nel creare le migliori condizioni possibili — all’interno della relazione terapeutica — per far emergere e sviluppare al meglio gli aspetti complessi della tua personalità, conquistando con questo una maggiore soddisfazione di vita.
I principali sintomi dell’ansia sociale includono preoccupazioni intense prima di un evento sociale, tachicardia, sudorazione, tremori e difficoltà nel mantenere il contatto visivo o parlare in pubblico. Questi stati d’ansia si manifestano fisicamente e mentalmente, spingendo spesso a evitare situazioni come parlare di fronte a un gruppo o partecipare a eventi. La paura di essere criticati o giudicati limita esperienze importanti e ostacola le relazioni.
L’ansia sociale può avere origine in molteplici fattori biologici, psicologici e ambientali. Tra le cause principali si trovano una predisposizione genetica, esperienze difficili durante l’infanzia, come il bullismo, e ambienti che stimolano un’elevata autocritica. È più frequente tra coloro che sono particolarmente sensibili al giudizio degli altri e tendono ad analizzare eccessivamente le interazioni. Comprendere questi aspetti permette di impostare un percorso efficace per affrontare il disturbo.
Per superare la paura del giudizio altrui, è importante sviluppare una prospettiva equilibrata sulle situazioni sociali. Un esercizio utile consiste nel ricordare che il giudizio degli altri è spesso meno severo di quanto percepito. Lavorare su questa consapevolezza, annotando le proprie sensazioni in un diario, aiuta a ridurre l’ansia e a vedere le interazioni sociali sotto una luce meno minacciosa.
Costruire la fiducia in sé stessi è essenziale per ridurre l’impatto dell’ansia sociale. Un metodo efficace consiste nel fissare piccoli obiettivi sociali, come fare una breve conversazione o mantenere il contatto visivo durante una chiacchierata. Ogni piccolo successo rafforza la sicurezza e dimostra la capacità di gestire le situazioni che un tempo provocavano disagio. Celebrando questi progressi, è possibile aumentare la fiducia nel tempo e affrontare gradualmente interazioni più complesse.
Una tecnica fondamentale per gestire l’ansia sociale è imparare a identificare i pensieri distorti che alimentano la paura. Pensieri come “tutti mi stanno giudicando” o “se dico qualcosa di sbagliato, verrò criticato” sono comuni ma irrealistici. Riconoscere e sostituire questi pensieri con alternative più realistiche – come “non tutti stanno prestando attenzione a ciò che faccio” – contribuisce a ridurre la tensione emotiva e a migliorare la percezione di sé stessi.
La terapia supporta i pazienti nel riconoscere e valorizzare i propri punti di forza. Chi soffre di ansia sociale spesso si concentra sulle proprie percepite mancanze, trascurando qualità e capacità positive. Un terapeuta può aiutare a mettere in evidenza queste risorse personali, rafforzando così la fiducia in sé stessi. Questo processo di valorizzazione delle proprie capacità consente di affrontare le situazioni sociali con maggiore sicurezza.
Oltre alla terapia individuale, il supporto sociale svolge un ruolo cruciale nel recupero dell’autostima. Relazionarsi con amici, familiari e gruppi di sostegno offre uno spazio sicuro dove sperimentare l’interazione senza timore di giudizio. Sentirsi compresi e accettati rafforza il senso di appartenenza e contribuisce a ridurre l’isolamento sociale, favorendo una percezione più positiva di sé stessi.
Durante il percorso terapeutico, viene posta attenzione alla resilienza emotiva, ovvero la capacità di affrontare e superare le sfide emotive. Sviluppare resilienza consente di non farsi abbattere dalle situazioni sociali che provocano ansia. Il terapeuta insegna tecniche di gestione emotiva e strategie per mantenere un equilibrio interno, rendendo così il paziente più forte e sicuro nelle interazioni sociali. Aumentare la resilienza emotiva è un passo fondamentale per costruire un’autostima stabile e duratura.
Affrontare l’ansia sociale è un percorso che richiede impegno e pazienza, ma la terapia rappresenta un potente strumento per trasformare la paura in sicurezza e la vulnerabilità in forza. L’ansia sociale può limitare la vita quotidiana e i rapporti interpersonali, ma attraverso il lavoro su di sé e il supporto di un terapeuta, è possibile riscoprire una fiducia autentica nelle proprie capacità.
Ogni piccolo passo, dalle tecniche quotidiane di gestione dell’ansia all’applicazione dei principi appresi in terapia, contribuisce a costruire una base solida di autostima. Questo cammino non solo permette di vivere le interazioni sociali con maggiore serenità, ma porta a una comprensione più profonda di sé stessi e delle proprie potenzialità. Investire in questo percorso di crescita interiore offre una possibilità concreta di affrontare il mondo con senso di sicurezza e rinnovata fiducia.
Michele Accettella
Sono psicoterapeuta abilitato all’esercizio permanente dall’Ordine degli Psicologi del Lazio.
In oltre 15 anni ho accumulato più di 15.000 ore di lavoro in ambito clinico, come psicologo e come psicoterapeuta.
Per diventare analista junghiano, per oltre 5 anni, sono stato anch’io in terapia, poiché per conoscere l’altro è necessaria una conoscenza approfondita di sé.
L’attenzione al lavoro clinico, ancora oggi, viene periodicamente rinnovata negli incontri riservati di supervisione che svolgo presso il “CIPA – Centro Italiano di Psicologia Analitica“: un’associazione che da oltre 50 anni cura la formazione degli psicoterapeuti junghiani in Italia, di cui sono “Membro del Comitato Direttivo Nazionale”.
Sono Psicologo Analista abilitato alla docenza, alle analisi di formazione e alle supervisioni presso la “Scuola di Specializzazione in Psicoterapia” del CIPA riconosciuta dal MUR.
Dal 2021 al 2025 sono eletto Segretario scientifico e Direttore della Scuola di psicoterapia dell’Istituto di Roma del CIPA.
Dal 2019 sono stato iscritto nell’Albo dei docenti esterni di 1° Livello – Area C di Roma Capitale.
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