07 gennaio 2025 | MICHELE ACCETTELLA

Psicoterapia e lutto: Come affrontare la perdita e il dolore emotivo

Psicoterapia e lutto

Cos'è il lutto e come influisce su mente e corpo

Significato e reazioni comuni nell'elaborazione del lutto

Il lutto rappresenta un’esperienza umana profonda e spesso sconvolgente, capace di suscitare una vasta gamma di reazioni emotive e fisiche. La perdita di una persona cara può generare emozioni intense come tristezza, rabbia, senso di colpa e, talvolta, una sensazione di smarrimento interiore. Questi sentimenti possono essere vissuti in modi diversi da persona a persona, ma riconoscere e accettare il dolore rappresenta un passaggio essenziale per raggiungere una guarigione consapevole e duratura. 

Sono Michele Accettella, psicologo, psicoterapeuta, analista junghiano a Roma. Da oltre 15 anni aiuto le persone a migliorare la qualità delle loro vite attraverso la crescita della personalità.
Il mio lavoro consiste nel creare le migliori condizioni possibili — all’interno della relazione terapeutica — per far emergere e sviluppare al meglio gli aspetti complessi della tua personalità,  conquistando con questo una maggiore soddisfazione di vita.

Conseguenze di un dolore non elaborato

Quando il dolore della perdita non viene elaborato adeguatamente, può generare effetti persistenti sia a livello psicologico che fisico. La difficoltà nell’esprimere e accettare il proprio dolore può intensificare il disagio, che spesso si manifesta con sintomi come ansia, depressione o chiusura emotiva. Sul piano fisico, il corpo può risentirne attraverso disturbi del sonno, affaticamento cronico e cambiamenti nell’appetito. Creare uno spazio per accogliere e comprendere le proprie emozioni diventa quindi un passo fondamentale per prevenire un malessere a lungo termine e favorire un processo di guarigione autentico. 

Tempi di elaborazione e fattori che influenzano il percorso

I tempi per superare un lutto variano notevolmente da individuo a individuo. Non esiste una durata predefinita, poiché ogni persona ha una propria modalità di affrontare il dolore. Fattori come il tipo di relazione vissuta, il supporto sociale disponibile e le esperienze pregresse incidono profondamente. Mentre alcuni riescono a percepire un senso di sollievo nell’arco di pochi mesi, altri possono necessitare di anni. La psicoterapia può offrire uno spazio sicuro per accettare e rispettare i propri tempi, guidando il paziente verso un’elaborazione del dolore graduale e rispettosa dei suoi ritmi emotivi. 

Le fasi del lutto: Un processo verso l'accettazione

Le cinque fasi del lutto e come riconoscerle

Il percorso del lutto è spesso suddiviso in cinque fasi, descritte dalla psicologa Elisabeth Kübler-Ross: negazione, rabbia, contrattazione, depressione e, infine, accettazione. Queste fasi non seguono un ordine rigido e possono alternarsi, sovrapporsi o ripetersi. Comprendere ciascuna di queste fasi aiuta a normalizzare l’esperienza del dolore e a riconoscere che emozioni intense o contrastanti fanno parte di un processo naturale. Accogliere ogni fase come una tappa necessaria contribuisce a favorire una maggiore consapevolezza del proprio vissuto emotivo. 

Quando il lutto si complica: sintomi e segnali d’allarme

In alcuni casi, il dolore della perdita può complicarsi, sfociando in una condizione nota come lutto complicato o lutto persistente. Questa difficoltà nel processo di elaborazione si manifesta attraverso sintomi intensi e duraturi, come un continuo senso di vuoto, il desiderio ossessivo di riavere la persona amata o un’incapacità di accettare la perdita. Altri segnali d’allarme possono includere isolamento sociale, perdita di interesse per le attività quotidiane o difficoltà a mantenere la propria routine. Identificare questi segnali è fondamentale per capire quando potrebbe essere utile cercare un supporto terapeutico. 

Accettare la perdita: il percorso di guarigione

La fase di accettazione rappresenta il momento in cui si inizia a riconoscere la perdita come parte della propria storia, permettendo di andare avanti con la propria vita. Questo non significa dimenticare, ma sviluppare una nuova relazione interiore con la persona scomparsa, trovando una forma di pace con il proprio dolore. Il processo di guarigione, spesso accompagnato da un percorso terapeutico, consente di riconoscere le proprie emozioni e di trasformarle in una fonte di crescita. Il supporto professionale può offrire gli strumenti necessari per affrontare e accogliere il dolore in modo costruttivo e consapevole. 

L'importanza della psicoterapia per superare il dolore della perdita

Il supporto terapeutico nella gestione delle emozioni dolorose

La psicoterapia offre uno spazio sicuro dove affrontare le emozioni dolorose legate alla perdita, come tristezza, rabbia o senso di vuoto. Lavorare con un professionista aiuta a riconoscere e comprendere queste emozioni senza giudizio, permettendo di accoglierle e di esprimerle in modo sano. Il sostegno terapeutico evita che il dolore si trasformi in isolamento o in un lutto complicato, fornendo gli strumenti per convivere con la perdita e trovare una nuova stabilità emotiva. 

Approcci specifici per l'elaborazione del lutto

Esistono vari approcci terapeutici per l’elaborazione del lutto, che possono essere adattati alle esigenze individuali. Ad esempio, la psicoterapia analitica esplora i legami profondi e i conflitti inconsci che il lutto può risvegliare. Attraverso un percorso personalizzato, il terapeuta guida il paziente a sviluppare una nuova consapevolezza, favorendo un processo di guarigione profondo e sostenibile. 

Strategie per vivere il lutto in modo sano e consapevole

Accogliere le emozioni e praticare la consapevolezza

Accogliere le proprie emozioni senza giudizio è essenziale per vivere il lutto in modo sano. La consapevolezza delle proprie sensazioni, coltivata attraverso pratiche di mindfulness, aiuta a non reprimere il dolore ma a integrarlo come parte del processo di guarigione. Questa pratica permette di vivere ogni emozione in modo autentico, riducendo la sofferenza associata alla perdita e sviluppando una maggiore resilienza emotiva. 

Ritrovare una nuova quotidianità dopo la perdita

Ricostruire una routine dopo una perdita significativa può sembrare difficile, ma è un passo importante verso una nuova normalità. Integrare gradualmente attività piacevoli nella propria giornata, pur riconoscendo il dolore, aiuta a creare un equilibrio tra ricordo e vita presente. La psicoterapia può fornire strategie personalizzate per ritrovare il proprio centro, costruendo una quotidianità che accolga il ricordo della persona cara senza soffocarne il significato nella propria vita. 

Riflessioni finali: Costruire una nuova normalità dopo il lutto

Affrontare il lutto significa intraprendere un viaggio interiore che richiede tempo, pazienza e, spesso, il supporto di una guida. Accettare la perdita di una persona cara non significa dimenticarla, ma integrare il suo ricordo in una nuova quotidianità che possa portare serenità. Con il giusto sostegno, come quello offerto dalla psicoterapia, è possibile elaborare il dolore in modo sano, consentendo alle emozioni di trovare il loro spazio senza sopraffare. Ogni passo verso la guarigione rappresenta un’opportunità per riscoprire sé stessi e le proprie risorse interiori. La terapia offre strumenti per accogliere il dolore e trasformarlo, aiutando a costruire una vita in cui la perdita trova un posto nel cuore senza impedire di guardare avanti. 

Nel tempo, è possibile imparare a vivere con il ricordo, senza che esso impedisca di apprezzare il presente e di immaginare il futuro. La guarigione (o meglio la cura) non significa dimenticanza, ma un processo di accettazione che permette di continuare a vivere in modo autentico, valorizzando il significato profondo che la persona amata ha lasciato in noi. 

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Michele Accettella_psicologo_psicoterapeuta Roma

Michele Accettella

Sono psicoterapeuta abilitato all’esercizio permanente dall’Ordine degli Psicologi del Lazio.
In oltre 15 anni ho accumulato più di 15.000 ore di lavoro in ambito clinico, come psicologo e come psicoterapeuta.

Per diventare analista junghiano, per oltre 5 anni, sono stato anch’io in terapia, poiché per conoscere l’altro è necessaria una conoscenza approfondita di sé.

L’attenzione al lavoro clinico, ancora oggi, viene periodicamente rinnovata negli incontri riservati di supervisione che svolgo presso il “CIPA – Centro Italiano di Psicologia Analitica“: un’associazione che da oltre 50 anni cura la formazione degli psicoterapeuti junghiani in Italia, di cui sono “Membro del Comitato Direttivo Nazionale”.
Sono Psicologo Analista abilitato alla docenza, alle analisi di formazione e alle supervisioni presso la “Scuola di Specializzazione in Psicoterapia” del CIPA riconosciuta dal MUR.

Dal 2021 al 2025 sono eletto Segretario scientifico e Direttore della Scuola di psicoterapia dell’Istituto di Roma del CIPA. 
Dal 2019 sono stato iscritto nell’Albo dei docenti esterni di 1° Livello – Area C di Roma Capitale.

Eventi cui ho partecipato come relatore, moderatore o discussant:

  • Master “La realtà dell’inconscio. Come l’inconscio muove la nostra vita” AIRP, 16 marzo 2024, Livorno
  • Laboratorio di formazione a cura della Rivista di Psicologia Analitica: Anoressia dell’Anima e Bulimia delle cose, 11 febbraio 2023, Chiesa Valdese, Roma
  • Inaugurazione Anno Scientifco 2023 – CIPA, 14 gennaio 2023, Roma
  • Inaugurazione Anno Scientifco 2022 – CIPA, 22 gennaio 2022, Roma
  • Introduzione alla presentazione del docufilm “Fellini e l’Ombra” di Catherine McGilvray, Cinema Farnese, 20 gennaio 2022, Roma
  • Tavola Rotonda “CIPA – Centro Italiano di Psicologia Analitica”, 5 dicembre 2020, Roma
  • Seminario Residenziale CIPA, 25-27 ottobre 2019, Terme di Stigliano
  • Journal Club CIPA, 2 ottobre 2019 riflessioni volume rivista Atque, Roma

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